Libri da non leggere
Un paio di anni fa, in un borsone di libri recuperato da un trasloco avevo trovato un libretto dal titolo un po' inquietante, che era stato messo da parte e finito semi dimenticato fino a quando un mesetto fa il gruppo di lettura della biblioteca ha proposto un ciclo di letture in vista del giorno internazionale contro la violenza sulle donne che ricorre il 25 Novembre. E' sembrata l'occasione giusta per provare a indagare un po' sull'argomento, in particolare su alcune delle possibili cause di un problema che ha origini antiche.
Si tratta di un libretto pubblicato nel 1900 dallo psichiatra tedesco P.J. Moebius, dal titolo L'inferiorità mentale della donna:
Prima di entrare nello specifico faccio una piccola digressione che tornerà utile più avanti.
Il 22 Marzo del 1946 il settimanale The Tribune pubblicava un articolo di George Orwell dal titolo "In Front of Your Nose". L'articolo parla della capacità umana di ignorare verità e realtà ovvie che sono proprio davanti a noi.
Spesso infatti le persone scelgono di non vedere o negare fatti palesemente evidenti, soprattutto quando questi sono in conflitto con i loro interessi politici, etici, sociali o religiosi.
Il senso generale dell'articolo era mirabilmente sintetizzato in una sola frase: “Vedere ciò che ci sta sotto il naso richiede uno sforzo costante”.
Queste 'miopie selettive' possono durare anche a lungo ma i problemi che cercano di nascondere prima o poi presentano sempre il conto.
Un po' di contesto
Tra i molti cambiamenti introdotti dalla rivoluzione industriale dell'800 ci sono state anche le prime prese di coscienza della condizione femminile (PDF), che con le sue idee aveva iniziato a creare nuove tensioni sociali. La società dell'epoca cercò di reprimere i tentativi di emancipazione delle donne anche attraverso pubblicazioni pseudoscientifiche come questa. Altri esempi di libri simili sono nei riferimenti in fondo alla pagina.
E' in questo contesto che Moebius scrive il suo libretto, dove cerca di giustificare l'inferiorità della donna da un presunto punto di vista scientifico, sostenendo in breve che
- le donne hanno limitazioni intellettuali intrinseche rispetto agli uomini
- queste limitazioni sono dovute a differenze di natura biologica ed evoluzionistica
- le capacità mentali delle donne sono naturalmente orientate soltanto sul ruolo domestico e riproduttivo
Il libro
Giudicate coi vostri occhi quali vette riuscisse a raggiungere Moebius:




L'intero libro viaggia su questo tono, con tanto di richiami agli studi del suo degno contemporaneo Cesare Lombroso.
La sola lettura degli stralci sopra è sufficiente a suscitare un senso di repulsione. Le sciocchezze sono tante e tali che dopo un po' non fanno nemmeno più ridere.
Di interessante c'è solo l'introduzione di Franca Ongaro Basaglia e poi la quarta di copertina che riassume bene tutto il contenuto del libro in questa frase:
Interiorizzate donne, interiorizzate
Questa interiorizzazione che Moebius & Co. cercano di alimentare viene da lontano. Le religioni hanno avuto un ruolo fondamentale nella creazione di una realtà di comodo in cui la donna deve essere sempre rigidamente sottomessa all'uomo.
Si tratta appunto di uno scenario che abbiamo sotto il naso da due o tremila anni, ma bisogna sforzarsi per vederlo. Quando oggi si parla di violenza sulle donne sembra che ci sia una tendenza a cercare spiegazioni solo nei cambiamenti recenti della società. L'esplosione della violenza è certamente recente, ma questo non significa che anche le sue cause siano recenti.
Alcuni dei semi da cui ha origine questo problema sono stati piantati dalla religione. Nei testi sacri ci sono parole che hanno lavorato nei secoli per costruire una gabbia intorno alle donne.
Alcuni esempi:
Timoteo 2:11-15
Efesini 5:22-24
Corinzi 11:3
Nella religione ebraica esiste una preghiera che tutti gli uomini recitano ogni mattino, che dice:
Shelo Asani Isha
Notare che la versione per le donne di questa preghiera è leggermente diversa, loro infatti ringraziano Dio per “essere state create secondo la sua volontà”..
Di solito le obiezioni alle critiche come questa sono che le scritture devono essere interpretate. Ci potrebbe anche stare, ma chi decide quali sono le parti da interpretare, e quali sono le interpretazioni corrette? E se da interpretare non ci fosse proprio nulla? L'unico fatto certo è che al di là di qualunque interpretazione le parole scritte restano quelle.
Insomma, La religione non è certo nè la prima nè l'unica causa della violenza sulle donne, ma non si può neanche pretendere che non c'entri nulla.
Non c'è quindi tanto da stupirsi se a forza di insistere parte di queste narrazioni negative siano davvero state interiorizzate dalle donne stesse, specialmente in certe parti del mondo. Lo si può vedere in statistiche come questa sulla percentuale delle donne tra i 15 e i 49 anni che pensano che il marito/partner abbia ragione ad usare violenza sulla moglie/partner in certe circostanze, relativa ai paesi islamici:
Si potrebbe anche aggiungere che oltre a quelli come Moebius che si impegnavano a convincere le donne stesse a considerarsi inferiori, c'era anche chi era meno obliquo e andava dritto alle conclusioni: nel Manifesto del Futurismo di Marinetti del 1909 il punto 9 dichiara:
Manifesto del Futurismo
E' possibile che i vari Moebius, Marechal, Marinetti e compagnia agissero semplicemente per pura misoginia.
E' anche possibile che invece agissero solo per sostenere ed estendere idee che erano già state inserite preventivamente nelle teste di tutti (comprese le loro) anche da parte della religione.
E può anche essere che agissero per entrambi i motivi. Comunque sia il risultato è che con il loro lavoro hanno contribuito ad alimentare una visione del mondo falsa e tossica.
Ma come osservava Orwell, la pressione delle realtà negate aumenta di continuo. Se ignorate abbastanza a lungo (pur rimanendo sotto il naso di tutti), finiscono per esplodere da sole in modo traumatico (crisi economiche o sociali, guerre).
Per concludere
Il quadro non è dei migliori, quello che accade oggi è grave ma bisogna ricordare che c'è stato anche di peggio. La caccia alle streghe è stata una strage di donne organizzata e legalizzata che è durata la bellezza di trecento anni (e qui la religione c'entrava, e come).
E' evidente che nel corso della storia le donne non se la siano mai passata proprio benissimo. La questione di oggi è molto complessa, molte delle sue cause possono essere difficili da afferrare e analizzare, ma alcune non sono nemmeno nascoste: ce le abbiamo sotto il naso da oltre duemila anni.
Chiudo con una semplice domanda: se certe discriminazioni dogmatiche e assurde come quelle che abbiamo visto venissero condannate e cancellate, il mondo diventerebbe un posto migliore o peggiore?
Ma ora tenetevi forte: il libro di Moebius è nuovamente attuale!
Si dà il caso infatti che Veronica Pivetti stia portando in giro uno spettacolo chiamato proprio L'inferiorità mentale della donna, basato appunto sul libretto del simpatico Moebius.
Quindi il modo migliore per esorcizzare le stupidaggini di Moebius è quello di prenotare un biglietto: A Genova il 25 Febbraio 2026, Politeama Genovese.
Il libro è sicuramente da non leggere, ma lo spettacolo è probabilmente da non perdere.
